Finanziamento a fondo perduto per la creazione e lo sviluppo di progetti di filiere corte in Lombardia
Regione:
Lombardia
Scadenza Bando:
17/01/2022
Descrizione:
Descrizione completa del bando
L’operazione 16.4.01 sostiene progetti da realizzare attraverso un accordo di partnership tra più soggetti – imprese agricole e altri eventuali partner - aventi come finalità la creazione e lo sviluppo di filiere corte.
Il contributo può essere concesso solo alle aziende agricole.
Sono obiettivi dell’operazione:
a) Ridurre le fasi di intermediazione commerciale in modo da migliorare la competitività delle imprese agricole nella filiera agroalimentare e collegare maggiormente produttore agricolo e consumatore.
b) Ridurre la distanza geografica percorsa dai prodotti agroalimentari e migliorare la sostenibilità ambientale, la sicurezza, la qualità, oltre a promuovere le produzioni locali.
c) Orientare le imprese alla domanda del mercato, sviluppando modalità di vendita diretta nuove e diversificate, con lo scopo di aumentare le potenzialità di vendita.
I progetti di filiera corta devono riguardare lo sviluppo di:
1. Cooperazione tra aziende al fine di ridurre i passaggi tra produttori e consumatori
2. Tecnologie che facilitino la vendita attraverso la rete internet al fine di migliorare la programmazione produttiva e la concentrazione dell’offerta (ad esempio attraverso il commercio elettronico, box schemes, vendita a catalogo, etc.).
3. Modalità di vendita e promozione che favoriscano il contatto diretto con l’acquirente finale (ad esempio mercati degli agricoltori o farmers market, sistemi di acquisto e consegna a domicilio, vendita in forma itinerante).
Soggetti beneficiari
Imprese agricole partecipanti ad aggregazioni di nuova costituzione o già costituite che intraprendano nuove attività.
L’aggregazione deve essere costituita in prevalenza numerica da imprese agricole (minimo due) che si organizzano eventualmente con altri soggetti (intermediari commerciali, soggetti che svolgono attività di trasformazione, etc.) al fine di avviare la filiera corta.
Tipologia di interventi ammissibili
Sono di seguito elencati gli interventi e le spese ammesse nell’ambito della presente operazione.
Interventi e spese sostenute dal capofila:
A. Studi di fattibilità del progetto, animazione, progettazione
A.1 Spese per consulenza tecnico-scientifica fornita da professionisti non partner, collaborazioni professionali
A.2 Spese notarili per l’eventuale formalizzazione dell’aggregazione (ammesse una sola volta)
A.3 Spese di personale dipendente e non dipendente per redazione e coordinamento del progetto, per il tempo dedicato a tali attività.
Il capofila deve presentare una breve relazione con una stima dettagliata dei tempi, della categoria e dei costi del personale da impiegare.
B. Costi di esercizio della cooperazione
Sono relativi ai costi di personale dedicato al coordinamento dell’attività di progetto limitatamente ai primi 12 mesi di attività, a partire dalla data di pubblicazione sul BURL del decreto di concessione del contributo. La somma dei costi relativi ai punti A e B non può superare il 30 % delle spese totali ammesse a finanziamento.
C. Costi per attività di promozione e informazione
La promozione deve riguardare la filiera corta e non i singoli produttori che partecipano alla medesima e deve essere finalizzata a far conoscere ai potenziali clienti la nuova realtà e i vantaggi e le implicazioni derivanti dall’acquisto tramite filiera corta.
Sono ammissibili i seguenti interventi e spese:
C.1 Realizzazione di materiale informativo e promozionale (realizzazione video, stampa opuscoli, gadget, cartellonistica, segnaletica, etc.)
C.2 Gestione sito internet, attività di promozione digitale, attività di ufficio stampa
C.3 Acquisto di spazi pubblicitari
C.4 Spese sostenute per la partecipazione a eventi, manifestazioni e fiere (acquisto plateatico, spese per allestimenti)
C.5 Spese di personale per la gestione e realizzazione di attività promozionali e di informazione al consumatore (degustazioni, showcooking, etc.).
D. Costi di investimento
Le spese di investimento possono essere sostenute dalle imprese agricole partecipanti al progetto, sia in qualità di capofila che di partner.
Sono ammissibili i seguenti interventi:
D.1 Ristrutturazione, restauro o risanamento conservativo di fabbricati e spazi aperti esistenti da destinare alla vendita diretta, compresi la realizzazione, l’ampliamento e l’adeguamento di servizi igienico-sanitari e tecnologici (impianti termici, idrosanitari, elettrici, ecc.) anche attraverso l’introduzione di tecnologie innovative volte al risparmio energetico e allo sfruttamento di energia proveniente da fonti rinnovabili, da utilizzare esclusivamente per l’attività inerente al progetto.
D.2 Acquisto di: veicoli per trasporto, consegna e vendita diretta di prodotti; distributori automatici per la vendita diretta; impianti, macchine e attrezzature finalizzati alla vendita diretta dei prodotti. Sono esclusi impianti di trasformazione e beni e attrezzature di seconda mano.
D.3 Acquisto di arredi e allestimenti destinati alle attività di promozione e di vendita diretta, con esclusione di attrezzature di seconda mano.
D.4 Acquisto di applicazioni e programmi informatici, compresa la predisposizione di siti web, App, sistemi di tracciabilità ed e-commerce.
E. Spese generali
Sono ammissibili, fino a un massimo del 5% del costo degli investimenti indicati al punto D1, al netto dell’IVA, le spese generali previste per progettazione, direzione lavori, collaudi e oneri per la sicurezza. Le spese per informazione e pubblicità del contributo PSR sono ammissibili fino a un massimo di 200 euro per ogni cartello/targa.
I progetti devono comprendere necessariamente costi di investimento (punto D) e costi per le attività di promozione (punto C) delle filiere corte.
Entità e forma dell'agevolazione
Spesa minima ammissibile per ogni progetto: 50.000 euro.
Spesa massima ammissibile: 600.000 euro.
Scadenza
17/01/2022, ore 16:00.