Bandi Regione Lombardia

Finanziamento a fondo perduto a progetti per attività di interesse generale da parte di organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e fondazioni del terzo settore. Triennio 2023-2025

Descrizione completa del bando

L’obiettivo generale dell’Avviso è sostenere progetti collaborativi territoriali con un forte approccio di prossimità che, favorendo il protagonismo e l’iniziativa del territorio e dei cittadini nella definizione e attuazione delle risposte ai bisogni contribuiscano allo sviluppo sociale ed economico delle comunità locali. Attraverso l’Avviso si intende inoltre rafforzare la convergenza delle attività di interesse generale delle organizzazioni di volontariato, delle associazioni di promozione sociale e delle fondazioni del terzo settore verso gli obiettivi della programmazione regionale in ambito sociale, anche nel più ampio quadro della strategia regionale di sviluppo sostenibile (Agenda 2030).




Soggetti beneficiari
Sono ammissibili alla presentazione dei progetti i partenariati composti esclusivamente da enti del terzo settore (ETS) iscritti, alla data di pubblicazione dell’Avviso, al RUNTS e appartenenti alle categorie di seguito dettagliate:

– organizzazioni di volontariato (ODV);

– associazioni di promozione sociale (APS);

– Fondazioni del terzo settore

Nelle more del completamento del processo di popolamento iniziale del RUNTS, sono ammesse al finanziamento anche le ODV, APS e fondazioni del Terzo settore che soddisfano una delle seguenti condizioni:

ODV o APS ancora coinvolte nel processo di trasmigrazione;
fondazioni del Terzo settore iscritte all’anagrafe ONLUS presso l’Agenzia delle Entrate.
Sono altresì ammesse al finanziamento:

le APS, ODV e fondazioni del Terzo settore regolarmente iscritte in uno dei registri attualmente previsti dalla normativa di settore che hanno adottato un modello organizzativo decentrato, caratterizzato da un unico codice fiscale cui fanno capo varie sedi operative regionali, provinciali e sub-provinciali attraverso le quali le stesse operano declinando territorialmente le proprie attività;

le reti associative, operanti in Lombardia attraverso soggetto associato aventi la tipologia di APS, ODV e fondazioni del Terzo settore, che soddisfano il requisito dell’iscrizione al RUNTS o incluse nell’elenco pubblicato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali che possono operare in via transitoria in qualità di reti associative.
La composizione minima del partenariato, ai fini dell’ammissibilità al contributo è:

– di almeno quattro enti nel caso di progetti collaborativi su larga scala;

– di almeno due enti nel caso di progetti su piccola scala.

ODV, APS e Fondazioni del terzo settore sono gli unici soggetti che, costituiti in partenariato, possono assumere la qualifica di partner effettivo e beneficiare del contributo pubblico. Nel caso di reti associative, resta inteso che non potranno beneficiare delle risorse soggetti associati diversi dalle tipologie sopra richiamate.

Tipologia di interventi ammissibili
Il finanziamento è finalizzato alla realizzazione di progetti territoriali di due tipologie:

– progetti collaborativi su larga scala;

– progetti collaborativi su piccola scala.

I progetti collaborativi su larga scala, pena l’inammissibilità, devono essere presentati da un partenariato composto da almeno quattro enti e una durata temporale compresa tra un minimo di 18 mesi e un massimo di 24 mesi.

I progetti collaborativi su piccola scala, pena l’inammissibilità, devono essere presentati da un partenariato composto da almeno due enti e una durata temporale compresa tra un minimo di 12 mesi e un massimo di 24 mesi.

L’avvio del progetto non potrà essere antecedente alla data di pubblicazione del provvedimento di approvazione della graduatoria e le attività dovranno concludersi, nel rispetto della durata temporale minima e massima di cui sopra, entro il 31 dicembre 2025.

Le proposte progettuali devono essere coerenti con almeno una delle quattro priorità trasversali definite da Regione Lombardia e solamente con una delle 5 aree tematiche.

Le quattro priorità trasversali sono:

– volontariato: promuovere la cultura del volontariato tra i giovani;

– comunità: favorire esperienze di collaborazione e partecipazione (welfare generativo);

– prossimità: facilitare l’accesso dei cittadini alle opportunità offerte dal sistema dei servizi territoriali;

– capacità: sviluppare collaborazioni e reti per accrescere la capacità di azione degli ETS.

Di seguito vengono elencate le cinque aree tematiche articolate in obiettivi specifici (os).

Area tematica 1 – Sostegno alle persone in condizione o a rischio di fragilità.
Area tematica 2 – Interventi per l’infanzia, la famiglia e la genitorialità.
Area tematica 3 – Contrasto alla povertà educativa.
Area tematica 4 – Rafforzamento inclusività dei territori.
Area tematica 5 – Promozione della sostenibilità ambientale.
Ciascuna proposta deve contribuire, pena l’inammissibilità, ad una sola area tematica tra quelle sopra elencate e ad uno o più obiettivi specifici tra quelli che la caratterizzano.

Sono ammissibili i costi del personale e gli altri costi diretti e indiretti necessari alla realizzazione del progetto.

Entità e forma dell’agevolazione
Alla realizzazione dell’iniziativa concorrono risorse statali complessive per il triennio 2022-2024 pari a € 10.082.851,00.

Il riparto delle risorse per la realizzazione dei progetti è definito come di seguito specificato:

Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel Terzo settore pari a € 5.612.465,08;
Altre risorse finanziarie specificamente destinate al sostegno degli enti del Terzo settore pari a €4.470.385,92.
L’ammontare del contributo pubblico complessivamente concesso ai progetti con capofila o partner le fondazioni del Terzo settore non potrà eccedere la quota di € 5.612.465,08.

Con riferimento alle risorse finanziare che potranno essere destinate alle Fondazioni e a quelle che potranno essere destinate al finanziamento di ODV e APS, verrà assicurata una riserva pari all’80% della dotazione in favore dei progetti collaborativi su larga scala e una riserva pari al 20% della dotazione in favore dei progetti collaborativi su piccola scala.

L’agevolazione si configura come contributo a fondo perduto:

– Per i progetti collaborativi su larga scala, il costo totale del progetto, pena l’inammissibilità, non potrà essere inferiore a € 100.000 e superiore a € 125.000. Il contributo pubblico è pari all’80%.

– Per i progetti collaborativi su piccola scala, il costo totale del progetto, pena l’inammissibilità, non potrà essere inferiore a € 39.000 e superiore a € 50.000. Il contributo pubblico è pari all’80%.




Scadenza
Domande a partire dalle ore 10:00 del 03.04.2023 ed entro le ore 17:00 del 15.05.2023.