Bandi Regione Lazio

FSE+ 2021/2027. Finanziamento a fondo perduto per realizzare progetti di lavori di pubblica utilità e cittadinanza attiva nelle aree di crisi complessa di Frosinone e di Rieti nella Regione Lazio.

Descrizione completa del bando

La finalità della misura è quella di offrire un sostegno a soggetti svantaggiati nel mercato del lavoro e di contrastare la disoccupazione di lunga durata, attraverso l’attuazione di iniziative mirate all’impiego temporaneo e straordinario in lavori di pubblica utilità da attivare nelle aree di crisi complessa di Frosinone e Rieti, generando un intervento produttivo capace di mantenere attivi nel mercato del lavoro individui che attualmente ne sono esclusi, favorendone la rioccupazione.





Soggetti beneficiari
I progetti possono essere presentati da:

uno o più Comuni, Unioni di Comuni, in veste di soggetto proponente, localizzate nelle aree complesse Frosinone e Rieti;
e, ove si optasse per la costituzione di un partenariato pubblico-privato, da uno o più Comuni e da:

Enti del terzo settore, fondazioni, consorzi, cooperative sociali (di tipo A e di tipo B), associazioni, selezionati dai Comuni attraverso apposita procedura di evidenza pubblica (anche soggetti già convenzionati con il Comune per progetti di lavori di pubblica utilità in corso di attuazione).
Tipologia di interventi ammissibili
Sono destinatari dell’iniziativa i disoccupati, ai sensi della normativa vigente, percettori di mobilità in deroga che maturano il requisito pensionistico nei due anni successivi dall’avvio dei progetti con residenza o domicilio nei Comuni delle aree di crisi complessa di Rieti e Frosinone.

Le proposte devono prevedere, anche nella forma di costituzione di un partenariato pubblico-privato, la realizzazione di progetti di miglioramento dei servizi individuati dai Comuni rivolti alla cittadinanza, come ad esempio:

servizi bibliotecari e museali, riordino di archivi e recupero di lavori arretrati di tipo tecnico e amministrativo;
valorizzazione di beni culturali ed artistici anche mediante attività di promozione, allestimento e custodia di mostre relative a prodotti, oggetti ed attrezzature del territorio nonché di riordino, recupero e valorizzazione di testi e documenti di interesse storico o culturale;
attività di abbellimento urbano e rurale;
servizi ambientali e di sviluppo del verde, progetti speciali in materia relativi alla tutela e benessere ambientale;
custodia e vigilanza di impianti e attrezzature sportive, centri sociali, centri socio-assistenziali, educativi e culturali, luoghi pubblici;
assistenza anziani, supporto scolastico;
controllo del territorio, ai fini della garanzia della salute pubblica, la tutela dell’ambiente con particolare riguardo alla componente faunistica;
altri servizi di interesse pubblico, con carattere di straordinarietà e temporaneità.

Sono a carico della Regione le spese relative a:

forme assicurative presso l’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) contro gli infortuni e le malattie professionali connesse allo svolgimento dell’attività svolta (€ 90,00 ca. / anno per ciascun beneficiario; € 7,50 mese);
polizza assicurativa per la responsabilità civile verso terzi (€ 26,00 ca. / anno per ciascun beneficiario; € 2 mese);
IRAP (attualmente pari a 8,50% dell’indennità erogata mensilmente; € 592,00 ca / anno per ciascun beneficiario; € 49,00 ca. mese)
Eventuale differenza tra indennità di mobilità in deroga e l’assegno mensile pari ad € 580,00.

Il numero massimo di destinatari previsti per ciascun progetto è determinato in base alla classe demografica di appartenenza del/dei Comune/i proponente/i, come di seguito riportato (riferimento dato ISTAT popolazione residente al 1° gennaio 2020):

Classe demografica Massimale destinatari
fino a 5.000 ab. 10
da 5.001 a 10.000 ab. 20
da 10.001 a 20.000 ab. 40
da 20.001 a 50.000 ab. e oltre 80
In caso di aggregazioni di due o più Comuni, il numero massimo di destinatari per progetto è calcolato dalla somma dei singoli massimali delle Amministrazioni comunali partecipanti, facendo specifico riferimento ai singoli Comuni partecipanti.

Entità e forma dell’agevolazione
Per l’avviso sono stanziate complessivamente risorse pari a € 3.000.000,00.

L’iniziativa prevede l’erogazione di un contributo mensile pari ad €580,00 a favore del destinatario, incompatibile con la percezione del reddito di cittadinanza, e la pensione di cittadinanza a fronte di un impegno massimo di 24 mesi per un impegno settimanale pari a 20 ore per ciascun lavoratore in mobilità impiegato nella realizzazione delle attività definite e programmate dal partenariato pubblico-privato.

Il lavoratore in mobilità non ha diritto ad alcun ulteriore contributo – eccetto copertura Inail, Irap e Assicurazione- qualora l’indennità di mobilità in deroga sia pari o superiore all’importo di 580,00 euro.

Il lavoratore in mobilità ha diritto ad un contributo pari alla differenza tra quanto percepito con la mobilità e l’importo di euro 580,00 qualora l’indennità di mobilità percepita sia inferiore a euro 580,00. In ogni caso, l’indennità complessiva non potrà superare l’importo degli euro 580,00.

Il rifiuto senza giustificato motivo all’offerta LPU fa decadere il percettore dal beneficio della mobilità in deroga.

Il lavoratore in mobilità può rifiutare l’offerta solo qualora si collochi oltre i 50 Km dalla sua residenza.

Tenendo conto dei parametri sopra citati, il costo per l’attivazione di un singolo LPU non può superare l’ammontare di euro 15.336,00 per 24 mesi.

Per ognuno dei partecipanti alla politica attiva è riconosciuto, inoltre, un voucher di euro 200,00 per acquisto libri o corsi di formazione per sé o per i propri conviventi stabili.





Scadenza
Le proposte progettuali dovranno essere presentate a partire dalle ore 9:00 del giorno successivo alla pubblicazione sul BUR del provvedimento che approva l’Avviso, fino ad esaurimento delle risorse stanziate e comunque entro le ore 17:00 del 30 giugno 2023.